martedì 17 gennaio 2017

Step 4

                      I COLORI NEL MITO



E' dovuto sottolineare che l'Ambra nella Mitologia è associata alla pietra e non al colore inteso come tale.

L’ambra in molti documenti di letteratura e mitologia è stata indicata come “l’oro del nord”.
Nella mitologia greca – Fetonte convinse Helios, il Dio del Sole, a fargli guidare il carro del sole per un giorno. Ma guidò troppo vicino alla terra facendo così scoppiare il fuoco. Giove per salvare la terra, colpì Fetonte dal cielo utilizzando i suoi fulmini. Le sorelle di Fetonte e figlie di Helios, trasformate in pioppi sulla riva del fiume Eidano, piangono per sempre. Ogni loro lacrima cade e diventa una goccia d’ambra.

Mitologia lituana – Un altro mito dove l’ambra, e l’amore perduto, sono i protagonisti. Un giorno la sirena Jurate, figlia del padre Dio Perkunas, dovette inviare le sue sirene ad avviare Kastytis di interrompere la pesca nel suo regno. Ma il pescatore non si fermò e così andò lei stessa a fare la richiesta. Appena visto però si innamorò di lui e così lo porto nel suo palazzo d’ambra. Perkunas si infuriò che la figlia si fosse innamorata di un mortale e così distrusse il palazzo d’ambra per uccidere l’uomo. Si dice che quando nel Baltico vi sono le tempeste, dei frammenti di ambra arrivano a riva.

Molti invece sono i colori simili all'ambra presenti in diverse mitologie.
GIALLO ORO:
  • Cultura Egizia:Sia il sole che l'oro giallo condividevano le qualità di immortalità, eternità e indistruttibilità. Quindi l'uso del giallo, nell'arte egizia, generalmente denotava queste connotazioni. Si credeva che la pelle e le ossa degli dei fossero d'oro. Così statue di divinità e maschere di mummie di Faraoni erano spesso costruite o placcate in oro. Quando il faraone moriva diventava il nuovo Osiride e quindi un Dio. Nell'immagine della Cerimonia di Apertura della bocca (a destra), notate i toni della pelle della mummia e di Anubi. Entrambi sono esseri divini ed entrambi hanno la pelle dorata, mentre il sacerdote e le donne in lutto hanno il classico rosso-marrone e giallo, tonalità della pelle usate solitamente per gli esseri umani.

  • Cristianesimo:Il simbolismo positivo del giallo oro, del sole e della sua luce è applicato a Gesù fino ad oggi. Tale attribuzione è evidente sopratutto nell’arte. Gli artisti cristiani amano dipingere Gesù con i capelli biondi e dorati, dorata è l’aureola che cinge il suo capo. Il Cristo è il vero sole spirituale e il giallo-oro diventa emblema di fede. Egli è l’unico Sol Invictus, colui che dona la luce. Questo significano i raggi dorati che si sprigionano dal capo del Cristo in molti antichi ritratti.Anche San Pietro, quale custode della vera dottrina e dunque della fede, viene spesso raffigurato con la veste gialla dorata. Così pure l’Arcangelo Gabriele. Molte pitture cristiane, in particolare l’episodio dell’Annunciazione di Maria, sono rappresentate in giallo.
  • Simbolismo negativo:Verrebbe da dire che non è però tutto oro quello che luccica. La Bibbia, infatti, consapevole del fatto che il giallo dell’oro non si trova puro in natura, ma va liberato dalle impurità per essere luccicante e splendente, utilizza molto l’analogia dei cuori che devono essere purificati come l’aureo metallo. Lo afferma il libro dei Proverbi ma anche la prima Lettera di Pietro: «Siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere, per un po’ di tempo, afflitti da varie prove, affinché la vostra fede, messa alla prova, molto più preziosa dell’oro – destinato a perire e tuttavia purificato con fuoco – torni a vostra lode, gloria e onore quando Gesù Cristo si manifesterà».In alcuni testi biblici l’oro condivide il colore con lo zolfo, colore infernale per antonomasia. Quest’ultimo è protagonista, ad esempio, del celebre episodio della distruzione di Sodoma. Il giallo zolfo, immagine del decadimento morale, è esso stesso ciò che produce la rovina delle città pervertite. Il libro dei Salmi, vari profeti e l’Apocalisse riprendono il valore simbolico negativo del giallo zolfo.La figura di Giuda, che nei secoli ha accumulato ogni sorta di attributi deprecabili, almeno a livello simbolico, è rappresentato vestito di giallo. Tali rappresentazioni di Giuda sono concentrate sopratutto nell’iconografia medioevale quando si andò sempre più affermando che il giallo fosse il colore della falsità e dell’emarginazione.
  • Mitologia Cinese:Il drago (in lingua cinese chiamato long) è un animale fantastico molto importante in Cina: nella cultura cinese, questa creatura è simbolo di saggezza, potere e fortuna.I draghi sono classificati in base al loro colore e ne sono in tutto 5 tra i quali il drago giallo descritto come solitario che compare solo quando c'è bisogno ed è quello più diffuso ed amato.
  • Mitologia Greca:Nella mitologia greca compare tra le leggende più famose riguardante il giallo oro la leggenda dei pomi d'oro delle Esperidi:

La dea Terra per onorare le nozze tra Era e Zeus produsse degli alberelli rigogliosi dai Pomi aurei, emblema di fecondità e amore. Un bene assai prezioso e da presevare. Giove, infatti, timoroso di un loro possibile furto, decise di custodirli in un meraviglioso giardino, sorvegliato dalle Esperidi.Eracle, l’Ercole dei Romani, per volere di Euristeo dal quale avrebbe ottenuto l’immortalità, nella sua XI fatica ebbe come compito quello di rubare i preziosi pomi. Il mito, nella versione di Apollodoro, racconta che Eracle, consapevole del desiderio del padre delle Esperidi di cogliere i pomi, gli giocò un inganno, offrendosi al suo posto come reggitore del cielo: Atlante rubò i pomi, ma una volta compiuto il furto, Eracle, con la scusa di prendere un cuscino da porre sulle spalle, lo richiamò a reggere il celeste fardello. Atlante ingenuamente acconsentì, posò i pomi per terra e recuperò l’ingente volta, mentre il vigoroso eroe afferrò i pomi e li consegnò ad Euristeo.Un’altra versione del mito vuole a custode dei frutti dorati, per volere di Era, un serpente a cento teste, figlio di Forco e Ceta. Il mito narra che, per cogliere i frutti, Eracle uccise il serpente, provocando la disperazione di Era. Questa, per omaggiare la creatura cui era tanto affezionata, decise di trasformarla in costellazione: la costellazione del Serpente.I pomi vennero restituiti da Euristeo alla moglie di Zeus e le Esperidi, afflitte per aver perduto i frutti di cui erano custodi, si trasformarono ciascuna in un albero, comunemente noto come emblema di tristezza: pioppo nero, salice e olmo.

  • Buddismo:Il giallo è il colore più vicino alla luce del giorno. Ha il più alto valore simbolico nel Buddhismo attraverso il suo legame con le vesti color zafferano dei monaci. Questo colore, in precedenza indossato dai criminali, è stato scelto da Gautama Buddha come un simbolo della sua umiltà e della separazione dalla società materialista. Significa quindi rinuncia di desiderio e umiltà. E' il colore della terra, simbolo del radicamento e della serenità della terra.l'oro come metallo viene collegato con Surya, il dio del sole del pantheon induista
Bibliografia:



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