Le origini dell’abito coincidono con l’evoluzione della tunica, indumento base della tradizione abbigliamentaria antica ed orientale. Le popolazioni delle antiche civiltà del mediterraneo, quasi indistintamente, avevano indossato pelli, cinte intorno ai fianchi, che lasciavano scoperta la parte superiore del corpo. L’evoluzione di questo capo ha portato a coprire l’intero corpo, anche a più strati. Una tunica interna, a colori vivaci, la kandis ed una esterna, la kaunace, disposta in diagonale a formare una serie di balze e frange, costituiscono il costume assiro-babilonese.
L'abito rappresentato è un abito chiamato Delphos dello stilista italiano Mariano Fortuny artista poliedrico che operò negli anni della Bell Epoque,periodo che precede lo scoppio della Prima guerra mondiale caratterizzato,nell'ambito della moda,da sperimentazioni all'avanguardia e innovazioni.
E Fortuny è uno dei primi a distinguersi in fatto di innovazione che per primo sperimenta tessuti e lavorazioni per abiti dalle caratteristiche strutturali fortemente innovative, ispirati alla classicità greca, come il delphos che rievoca tuniche delle sculture greche.
Una veste dalle linee essenziali, in colori lucenti e che avvolge con leggerezza il corpo femminile, realizzato in tessuto di seta con bachi provenienti dalla Cina e impreziosito da murrine veneziane come decoro dei cordoncini. Ma soprattutto reso inimitabile dall’uso di una plissettatura irregolare che è diventata il simbolo delle sue creazioni. Il Delphos è entrato a far parte della Storia della Moda e, a dimostrarlo, è il fatto che ancora oggi è ricercatissimo dalle patite del vintage ma solo qualche fortunata può permettersi di accaparrarsene uno.Bibliografia:
E Fortuny è uno dei primi a distinguersi in fatto di innovazione che per primo sperimenta tessuti e lavorazioni per abiti dalle caratteristiche strutturali fortemente innovative, ispirati alla classicità greca, come il delphos che rievoca tuniche delle sculture greche.
Una veste dalle linee essenziali, in colori lucenti e che avvolge con leggerezza il corpo femminile, realizzato in tessuto di seta con bachi provenienti dalla Cina e impreziosito da murrine veneziane come decoro dei cordoncini. Ma soprattutto reso inimitabile dall’uso di una plissettatura irregolare che è diventata il simbolo delle sue creazioni. Il Delphos è entrato a far parte della Storia della Moda e, a dimostrarlo, è il fatto che ancora oggi è ricercatissimo dalle patite del vintage ma solo qualche fortunata può permettersi di accaparrarsene uno.Bibliografia:
- http://www.dyeinghousegallery.com/mariano-fortuny-e-il-suo-abito-delphos-in-tessuto/
- https://it.wikipedia.org/wiki/Abbigliamento
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